Spesso notiamo la tendenza di voler operare chiunque e a tutti i costi, noi la pensiamo diversamente, offriamo questa possibilità solo a chi ne ha davvero bisogno, non abbiamo necessità di fare numeri poiché non lo siamo.

Ogni paziente viene trattato come la propria madre, padre, fratello o sorella, oltre che naturale estensione del nostro essere, siamo giunti a queste conclusioni dopo anni di studi, dopo aver letto decine di libri, frequentando corsi e partecipando a migliaia di interventi.

La nostra esperienza è rafforzata da considerazioni e Pattern ripetitivi che abbiamo potuto constatare durante il nostro lavoro quotidiano; pensate che negl’ultimi anni abbiamo effettuato tra visite e trattamenti (con enormi sacrifici personali e familiari) più di 3000 prestazioni/anno ed ormai questo ritmo è in crescita costante.

IL PAZIENTE DEVE CAPIRE che sono patologie croniche che dobbiamo gestire al meglio con controlli ed esami periodici e solo quando necessario ricorrere alla chirurgia.

Cosa che ci sta ancor più a cuore è la prevenzione.

Sono in molti a parlare di prevenzione e terapie efficaci per il dolore e per l’artrosi.
 Ma la vera prevenzione è quella primaria, ossia adottare interventi e comportamenti (fattori epigenetici) in grado di evitare o ridurre all’origine l’insorgenza e lo sviluppo di una patologia o di un evento sfavorevole. Molto diversa dalla, ma non meno importante, prevenzione secondaria che ha il fine di raggiungere una diagnosi precoce delle malattie, quando sono ancora in una fase asintomatica.